Chi almeno una volta non ha condiviso quel dubbio "tremendo" che attanagliava Isabel M. tanto da indurla a scrivere direttamente sul sito di McDonald's Canada: "Why does your food look different in the advertising than what is in the store?" ovvero, "Io facevo la fila alla cassa e già pregustavo con gli occhi quel meraviglioso panino strabordante di ogni delizia ma... questo che m'avete dato è tutta un'altra cosa! Macchè niente niente m'avete fregato?"
Ed ecco che spunta l'incantevole Hope Bagozzi, direttore marketing di McDonald's Canada che con un "bè se mi volete seguire vi mostro qualcosa di interessante..." ci conduce, in punta di piedi, negli studi fotografici di Watt International per un behind the scene nel quale mostra come vengono realizzate le meravigliose foto che vediamo in tutti i ristoranti del marchio.
In una narrazione che assume tratti romantici, un cheesburger passa dalle mani di uno scrupoloso food stylist a quelle attente e professionali del photographer. Ogni ingrediente è posizionato con gesti avveduti.
La luce degli spot viene dosata per esaltare forme e colori del glorioso panino.
Helen annuisce compiaciuta alle chiare spiegazioni degli ingegneri dell'immagine.
Un getto di aria calda piega i lembi di formaggio che...
spuntano dal pane e una siringa colma di ketchup colora di rosso piccoli spazi vuoti.
Con arte e sapienza l'imaging specialist dà qualche ritocco con i sui tools di photoshop, et voilà. Su un monitor, il confronto tra la foto del panino acquistato al ristorante e quella appena realizzata viene supportato da ogni spiegazione del caso.
Allora, la risposta alla domanda è: non c'è differenza, è solo questione di makeup.
La storia è finita e non ci resta che salutare.
Ci pensa Hope con un sempre bello... "Isabel, thank you so much for your question..."
Ed è il caso di dire... e vissero tutti felici e contenti.
Complimenti al marketing di McDonald's Canada, che con l'iniziativa Our Food. Your Questions crea un occasione di dialogo con i propri consumatori e non, ma soprattutto mette a disposizione sul web un canale integrato per stimolare, raccogliere e gestire feedback. L'azienda guarda ai recenti insuccessi sui social media (ricordate il fallimentare lancio su Twitter dell'hashtag #McDStories?) e ne fa tesoro, creando un contesto più favorevole (controllato) per la gestione delle criticità legate alla comunicazione del suo spesso attaccato e criticato marchio. Una nuova best practice nei social media.
Goodbye and stay well!
2 commenti:
bel post.... e soprattutto analizza l'episodio da un punto di vista diverso e interessante!
Grazie caro anonimo. Effettivamente, utilizzare i social media a proprio vantaggio è una cosa che si può fare e quest'iniziativa ce lo dimostra ancora una volta
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