Lo scorso 29 ottobre 2011, l’amministratore delegato di Qantas
Alan Joyce decide, con effetto immediato, la cancellazione di tutti i voli di
linea. La serrata improvvisa – in risposta ai continui scioperi
del personale di aria e di terra - fa andare su tutte le furie (tanto per
essere eleganti) migliaia di clienti con già in mano bagaglio e carta
d’imbarco. Inutile parlare del danno d’immagine subito dal brand. Questa la
premessa. Neanche un mese e Qantas fa partire una campagna di PR su Twitter che invita
gli utenti a partecipare al concorso Qantas Luxury esprimendo la loro idea di
lusso legata all’esperienza di volo.
Indovinate come è andata a finire?
Bé, sembra che qualcuno l'abbia battezzata la Hindenburg delle strategie di Social Media. In
pochissimo tempo, utenti traditi e dipendenti rabbiosi hanno impugnato l'ascia di guerra inondando Twitter con slot di
140 caratteri intrisi di ironia e in qualche caso con messaggi contenenti veri
e propri insulti. Effetti collaterali della comunicazione.
Sappiamo bene come i social media consentano a chiunque di
esprimere la propria idea riguardo un argomento o un brand. Ed è proprio per questo che certe volte è meglio starne alla larga. In questa
occasione, è stato un po’ come aver distribuito un megafono a chiunque avesse
voglia di urlare il proprio malcontento nei confronti della compagnia aerea.
In conclusione, la campagna di Qantas è stata un esempio lampante di:
- incomprensione dello strumento del social media e di catastrofica tattica di utilizzo di Twitter;
- timing errato, perchè durante un picco di esposizione negativa causato dalle proteste sindacali ha prestato il fianco sul terreno meno congeniale, i social media;
- di mancata analisi della propria reputazione on ma sopratutto off-line.
E ora, godetevi pure questo spassoso video che ha impazzato su You
Tube:
E tu...che ne pensi? Il tuo commento è sempre il benvenuto.
2 commenti:
Sempre sul tema... Vogliamo parlare del recente caso Mc Donald's?
Bel blog, vi seguirò!
Bé, per un brand che ha alle spalle un film/documentario come Super Size Me è stato proprio un bel colpaccio. Chissà cosa intendeva dire Rick Wion, esattamente, quando parlava di "ability to communicate" su Twitter? http://goo.gl/U8V2Q
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